Perchè M&D
Immaginate un ciabattino che realizza preziose scarpe su misura nel suo piccolo laboratorio. Egli recupera antiche
tecniche di lavorazione, mette in pratica un’arte manuale ormai dimenticata; si cimenta con pazienza e certosina
tenacia nella sua professione felice di respirare l’aria stantia della minuscola bottega, fortemente pervasa dall’acre
odore del mastice e del pellame. Non fa grandi produzioni: s’accontenta di assecondare la clientela confezionando
calzature d’altri tempi e ciò lo rende gonfio d’orgoglio. Al diavolo le grandi industrie capaci di produrre solo
quantità a discapito della qualità!
Ecco, "Mille&Duecento" è come quel solitario e anacronistico ciabattino: un laboratorio di spe-rimentazione, una fucina
di rievocazione dove amicizia e fratellanza sono i valori fondanti, uno spazio della mente ove la qualità matura
attraverso l’applicazione e una disciplina totalizzante.
Ci piace pensare a M&D come a quel singolare artigiano impegnato in un lavoro desueto eppure indispensabile, affinché
non si perda la memoria del passato. Conosciamo i nostri limiti e ci piacciono, poiché sono il nostro segno distintivo!
Dal comune interesse e dal comune sentire di Andrea Guerzoni (Associazione Storica "Cavalieri del Tau" di Altopascio - LU)
e Remo Buosi ("Compagnia de’ Peon" di Conegliano - TV) nasce nel 2000 "MILLE&DUECENTO - Coordinamento italiano di
‘Living History’ e ‘Re-enactment’ dell’XI, XII e XIII secolo" che, nelle intenzioni dei promotori, deve stimolare l’aggregazione
ed il coordinamento di tutti i gruppi che si occupano di "Rievocazione Storica" del periodo che va dall’Anno Mille alla
fine del 1200, a beneficio di quanti fanno della storia una passione profonda. M&D non è una Federazione, né una Corporazione
(magari a fini esclusivi di lucro!) regolata da statuto capestro che lega a sé i componenti costringendoli, più o meno subdolamente,
ad adempiere a precisi insopportabili obblighi, molto spesso di natura finanziaria.
Chi vi aderisce mantiene appieno la propria specifica indipendenza nelle scelte e nei contenuti; l'unica "imposizione" è che vi
sia realmente il desiderio e l'intenzione concreta, riscontrabile poi nei fatti, di migliorarsi sia per quanto riguarda il livello
del lavoro svolto che l'abbigliamento e le attrezzature.
Questi sono i principi ispiratori:
1) favorire la reciproca conoscenza affinché attraverso il dialogo siano valorizzate al massimo le diverse attività promosse da
ogni compagine; ciò darà il sicuro effetto di consentire, grazie alla promozione, la partecipazione a sempre nuove manifestazioni;
2) veicolare lo scambio di esperienze acquisite in ciascuno specifico settore della vita quotidiana nel medioevo, al fine di
promuovere il livello qualitativo generale;
3) proporsi come indispensabile e qualificato supporto per enti pubblici (amministrazioni comunali e provinciali, scuole,
strutture museali, ecc), pro-loco, aziende di promozione turistica e privati nell'organizzazione di eventi storici, mostre,
conferenze a tema e lezioni didattiche, oppure come consulente tecnico scientifico.
Ad oggi hanno aderiscono al Coordinamento molti gruppi e questo ci rende orgogliosi del lavoro che stiamo portando avanti,
perché dimostra che questa è la strada giusta da percorrere: insieme, uniti e tuttavia liberi da vincoli che stritolano le
rispettive specificità. Ogni Associazione o gruppo, operante nell'ambito della storia medievale italiana dall’XI al XIII
secolo attraverso l’Archeologia Ricostruttiva, la “Living History” ed il “Re-enactment” può chiedere l’adesione a M&D.
Qualora interessati ad aderire è sufficiente contattare Andrea Guerzoni o Remo Buosi.
Tutti i gruppi del Coordinamento M&D operano nel rispetto dei principi del Regolamento Italiano per la Rievocazione Storica (RIRS)
il cui testo è stato elaborato personalmente da Guerzoni e Buosi per almeno il 90%.
Dal momento della costituzione di M&D i suoi aderenti si sono sempre riuniti annualmente in un luogo suggestivo ove poter fraternizzare
per due giorni in abiti medievali senza l’assillo del pubblico. M&D organizza inoltre varie manifestazioni tra le quali quella di
Altopascio, dove finora si è svolto il più grande accampamento italiano con circa 40 tende.
Ciò che attualmente ci unisce è un vero e proprio senso di ‘fratellanza’ e concordia del quale andiamo orgogliosi, giacché è difficile
nel nostro ambiente riuscire a trovare gruppi di provenienza e caratteristiche diversi così affiatati e legati.
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